Liquidazione in favore del difensore d’ufficio di persona insolvente. T. Pescara, ord. 3 ottobre 2013
- Claudio D'Attilio
- Dic, 15, 2013
- difensore d'ufficio, giurisprudenza, penale
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In materia di liquidazione delle competenze in favore del difensore d’ufficio di persona insolvente (Art. 116 T.U.S.G.) si riporta l’orientamento da ultimo adottato dal Tribunale Civile di Pescara, con ordinanza ex Art. 702 ter del 03.10.2013, per le ipotesi in cui il cliente-debitore sia risultato “sconosciuto” all’indirizzo di residenza.
In effetti aveva già stabilito la sezione penale dello stesso Tribunale, nel verbale della riunione del 31 maggio 2012, che “qualora la raccomandata spedita dal difensore di ufficio ritorni con la dicitura dell’ufficiale postale (sconosciuto all’indirizzo ovvero trasferito altrove in luogo sconosciuto, et similia), è sufficiente, ai fini della richiesta di liquidazione da presentare al giudice, che il difensore depositi con l’istanza di liquidazione il certificato anagrafico aggiornato del debitore da cui risulti che l’ultimo indirizzo anagrafico sia quello presso il quale è stata inutiliter spedita la raccomandata con la richiesta di pagamento del debito“
A motivo di tale assunto va individuata, preliminarmente, l’impossibilità – materiale e giuridica – del difensore d’ufficio di compiere ulteriori attività di ricerca finalizzate a reperire il debitore e, conseguentemente, l’evidente inutilità della notifica di eventuali atti esecutivi ad un indirizzo che si sa essere inesistente.
In conformità a tale orientamento, la sezione civile dello stesso Tribunale di Pescara, con ordinanza ex art. 702 ter del 3 ottobre 2013, ha statuito che “è da ritenere che il legale abbia regolarmente assolto al dovere di reperire il proprio cliente attraverso l’inoltro di raccomandata all’indirizzo risultante dalla certificazione anagrafica aggiornata, risultando dall’attestazione della ditta postale essere la Sig.ra *** sconosciuta all’indirizzo“ (nella fattispecie in esame il Tribunale ha accolto l’opposizione proposta avverso un provvedimento di diniego della liquidazione in favore del difensore d’ufficio di persona insolvente richiesta sul presupposto che il sollecito di pagamento inviato all’indirizzo risultante dal certificato di residenza aggiornato, era tornato indietro con dicitura “destinatario sconosciuto“